Ricaricare auto elettriche: cosa cambia davvero per chi sceglie la mobilità sostenibile

Stai pensando di passare all’auto elettrica ma hai ancora dubbi su cavi, colonnine, costi e comodità? EtruriaLuceGas ti aiuta con una guida pratica che ti accompagna dalla prima ricarica in garage alle colonnine fast, spiegandoti in modo semplice quali soluzioni scegliere, quanto spenderai davvero rispetto a benzina e diesel e come rendere la tua mobilità più sostenibile con energia 100% rinnovabile.

06 December 2025 E-mobility

Passare da benzina o diesel a ricaricare auto elettriche non significa solo cambiare tipo di carburante. Vuol dire ripensare il modo in cui “fai il pieno”, come gestisci i costi e come organizzi i tuoi spostamenti quotidiani.

Le domande più frequenti sono sempre le stesse:
“È davvero comodo?”, “La ricarica è complicata?”, “Quanto spendo rispetto a benzina o diesel?”, “La rete di colonnine è sufficiente?”.

In questo articolo proviamo a mettere ordine, partendo dall’esperienza quotidiana di chi si occupa di energia e affianca le persone nel passaggio alla mobilità elettrica.

Ricaricare l’auto elettrica: colonnine, prese e connettori

Se hai appena acquistato un’auto elettrica, o stai valutando di farlo, è normale sentirsi un po’ spaesati. Le domande iniziali sono quasi sempre le stesse:

  • “Che cavi mi servono?”
  • “Come funziona con le colonnine pubbliche?”
  • “Devo usare app, tessere, QR code?”
  • “Posso sbagliare presa o connettore?”

EtruriaLuceGas è un compagno di viaggio per quelle persone che entrano per la prima volta nel mondo dell’elettrico. Il compito di questo articolo è: mettere ordine, spiegare le basi e collegare la parte “ricarica” alla parte “fornitura di energia”, così puoi capire cosa ti serve davvero e quanto ti costerà.

Ho comprato un’auto elettrica: che cavi mi servono davvero?

Una delle prime domande è:
“Ok, ho l’auto… e adesso con che cosa la ricarico?”.

La distinzione di partenza è molto semplice:

  • Ricarica a casa
  • Ricarica alle colonnine pubbliche 

Per ognuno di questi contesti cambia il tipo di cavo che ti serve (o che non ti serve affatto).

Partiamo da tre cose da verificare:

  1. Dotazione dell’auto
    Che cavi sono inclusi dal costruttore? È bene chiarirlo subito con il concessionario.

  2. Modalità prevalente di ricarica
    Dove pensi di ricaricare principalmente: a casa, al lavoro, alle colonnine pubbliche?

  3. Potenza di ricarica supportata dall’auto
    Qual è la potenza massima in AC e in DC che la tua auto può utilizzare?

Da qui costruiamo insieme il “set minimo” di cui hai davvero bisogno, evitando acquisti inutili o doppioni.

Ricarica elettrica per auto a casa: prese, wallbox e sicurezza dell’impianto

Ricarica a bassa potenza (2–3 kW) con presa domestica

È possibile ricaricare l’auto elettrica anche da una normale presa di casa, a bassa potenza (tipicamente 2–3 kW), utilizzando il cosiddetto caricatore “portatile” fornito dal costruttore:

  • Lato auto: connettore Tipo 2 (nella maggior parte dei modelli europei)
  • Lato presa: spina italiana a tre poli o presa Schuko

Questa soluzione ha alcuni vantaggi:

  • non richiede subito l’installazione di una wallbox;
  • spesso non richiede, almeno inizialmente, un aumento di potenza del contatore;
  • è comoda per chi percorre pochi chilometri al giorno e ha molto tempo per ricaricare (ad esempio la notte).

Tuttavia, ci sono due aspetti che sottolineo sempre ai clienti:

  • Tempi lunghi: a 2–3 kW i tempi di ricarica si allungano molto. È una soluzione adatta a chi usa poco l’auto, meno per chi percorre molti chilometri.
  • Sicurezza dell’impianto: le prese domestiche standard non sono pensate per reggere carichi elevati per molte ore consecutive. Prima di utilizzarle in modo continuativo per l’auto, è fondamentale far verificare presa e impianto da un elettricista.

In questo contesto EtruriaLuceGas ti aiuta a capire quanto inciderà questa ricarica sulla bolletta.

La soluzione più efficiente: la wallbox

Per un uso quotidiano, la soluzione che consigliamo quasi sempre è la wallbox, un dispositivo fisso progettato appositamente per la ricarica dell’auto elettrica.

In sintesi:

  • viene installata da un tecnico abilitato;
  • può supportare potenze diverse (fino a 22 kW in AC, a seconda dell’impianto e del contratto);
  • di solito ha un cavo con connettore Tipo 2 già integrato, oppure utilizza il cavo Tipo 2 in dotazione con l’auto.

I principali vantaggi che riscontro nei clienti che installano una wallbox sono:

  • Ricarica più rapida e prevedibile rispetto alla presa domestica;
  • Maggiore sicurezza dell’impianto;
  • Funzioni smart, come programmazione oraria, gestione dinamica dei carichi, monitoraggio dei kWh utilizzati per l’auto.

Quando valuti una wallbox, il passo successivo è collegare questa scelta alla tua fornitura di energia. Insieme analizziamo:

  • se la potenza attuale del contatore è sufficiente;
  • se conviene aumentarla (e di quanto);
  • quale struttura tariffaria è più adatta ai tuoi orari di ricarica (ad esempio fasce notturne più convenienti).

In questo modo, la wallbox non è solo un “oggetto in garage”, ma diventa parte di una strategia energetica ragionata.

Stazione di ricarica domestica per auto elettrica: installazione wallbox chiavi in mano

Cerchi una stazione di ricarica domestica per la tua auto elettrica? Dal 2018 progettiamo e installiamo wallbox per casa: sopralluogo, pratiche, installazione professionale, configurazione da app, assistenza continua. Soluzioni compatibili con tutte le EV, sicure e convenienti.

  • Installazione wallbox domestica con progettazione e pratiche incluse
  • Wallbox smart (gestione da app, monitoraggio consumi in tempo reale)
  • Energia 100% verde disponibile e ottimizzazione costi di ricarica
  • Supporto su incentivi e adeguamenti impianto (CEA/DI, protezioni, load balancing)

Ricarica pubblica in corrente alternata (AC): cavo Tipo 2 e potenze

La ricarica pubblica in AC è quella che trovi spesso:

  • nei parcheggi di supermercati e centri commerciali;
  • in hotel e strutture ricettive;
  • nei parcheggi cittadini e nelle aree di sosta attrezzate.

Il punto chiave è il cavo Tipo 2 (Mennekes):

  • tutte le colonnine AC utilizzano lo standard Tipo 2 lato colonnina;
  • tu devi avere un cavo con connettore Tipo 2 lato colonnina e Tipo 2 lato auto (nella maggior parte dei casi).

A questo si aggiunge il tema della potenza. I cavi non sono tutti uguali: alcuni sono progettati per supportare potenze maggiori. Le combinazioni più comuni sono:

  • AC 7,4 kW (monofase, 32 A)
  • AC 11 kW (trifase, 16 A)
  • AC 22 kW (trifase, 32 A)

Sulle colonnine in AC è il caricatore interno dell’auto a determinare la potenza effettiva di ricarica. Alcune auto arrivano a 7,4 kW, altre a 11 kW, altre ancora a 22 kW.

Se la tua auto può ricaricare a 11 kW ma il tuo cavo è dimensionato solo per 7,4 kW, la ricarica partirà comunque, ma:

  • non sfrutterai tutta la potenza disponibile;
  • impiegherai più tempo per ricaricare.

Quindi è importante leggere il manuale della tua auto per sfruttare al meglio la ricarica.

Per trovare la colonnina più vicina a te il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha creato un sito https://www.piattaformaunicanazionale.it/ che mostra la mappa completa delle colonnine.

Ricarica pubblica in corrente continua (DC): fast e ultra-fast

Le colonnine in corrente continua (DC) sono quelle che utilizzi soprattutto:

  • nei viaggi lunghi, lungo le principali direttrici;
  • nelle aree di servizio autostradali;
  • in alcuni hub cittadini ad alta potenza.

Sono le cosiddette “fast” e “ultra-fast”.

Qui la buona notizia è semplice: non devi portare nessun cavo.
Il cavo è integrato nella colonnina.

In Europa lo standard è il CCS Combo 2. A te basta verificare che la tua auto sia dotata di questo connettore (la quasi totalità dei modelli recenti lo prevede).

In DC, la potenza dipende da due fattori:

  • la potenza massima che la colonnina può erogare;
  • la potenza massima che la batteria della tua auto è in grado di accettare.

Alcune auto moderne raggiungono picchi oltre i 200 kW, consentendo ricariche molto rapide (per una certa fascia di percentuale di batteria).

Normative

Le norme nazionali che regolano il settore della mobilità elettrica sono complesse e variano frequentemente.

Chiamaci. Ti aiuteremo a valutarle per approfittare di tutte le opportunità.

Tessere e app: come si avvia la ricarica alla colonnina

Un altro tema che spesso genera timori è:
“Come faccio a far partire la ricarica alla colonnina?”.

Gli strumenti principali sono due:

App dell’operatore

  • apri l’app;
  • individui la colonnina sulla mappa o scannerizzi il QR code;
  • selezioni la presa;
  • avvii la ricarica;
  • a fine ricarica, chiudi la sessione dall’app.

Tessera RFID (card)

  • avvicini la tessera al lettore sulla colonnina;
  • la colonnina ti riconosce e avvia la sessione;
  • a fine ricarica, riavvicini la tessera per chiudere.

Gli addebiti avvengono di solito sulla carta di credito associata all’app o all’account.

Per semplificare la vita agli utenti, alcune app consentono di utilizzare più network di ricarica con un solo account (interoperabilità). In pratica:

  • con una sola app e una sola tessera puoi accedere a migliaia di colonnine di operatori diversi;
  • non è necessario gestire decine di app e card differenti.

Non è nostra intenzione indicare una singola app “migliore”, ma vogliamo aiutarti a capire la logica di funzionamento. Una volta compresa, passare da un operatore all’altro diventa solo una questione di interfaccia grafica, non di concetto.

Quanto costa ricaricare: casa vs colonnine pubbliche

Qui entriamo nel cuore del tema energia.

Ricarica a casa

Per capire il vantaggio economico della ricarica domestica, usiamo un’auto elettrica “media” che consuma 17 kWh ogni 100 km in uso misto.

Con un prezzo dell’energia elettrica domestica indicativo di 0,15–0,30 €/kWh, il costo per 100 km in elettrico si colloca orientativamente tra:

  • circa 2,50–3,50 € ogni 100 km se ricarichi in fasce orarie convenienti (es. 0,15–0,20 €/kWh);
  • fino a 5 € ogni 100 km negli scenari meno favorevoli (0,30 €/kWh).

Se confrontiamo questo dato con un’auto a benzina o diesel, con un consumo medio di 6–7 litri/100 km e un prezzo carburante di circa 1,70 €/litro, otteniamo:

  • 10–12 € ogni 100 km per benzina/diesel.

In pratica, a parità di percorrenza:

l’elettrico in ricarica domestica costa spesso circa un terzo rispetto a benzina o diesel;
il risparmio tipico è di 6–8 € ogni 100 km, che su 10.000 km/anno significa centinaia di euro risparmiati solo di “carburante”.

Con EtruriaLuceGas ti aiutiamo a sfruttare al massimo il vantaggio economico della ricarica domestica proponendo soluzioni di ricarica dedicate, come le nostre wallbox.  

Una wallbox domestica, abbinata a un contratto luce adatto alle tue abitudini di consumo, ti permette di:

  • ricaricare l’auto in modo più rapido, sicuro ed efficiente rispetto alla semplice presa domestica;
  • programmare la ricarica nelle fasce orarie più convenienti, riducendo il costo per 100 km;
  • monitorare meglio i consumi e avere una gestione più consapevole e ottimizzata dell’energia.

In questo modo, la combinazione tra energia elettrica domestica e infrastruttura di ricarica dedicata rende ancora più evidente e concreto il risparmio rispetto a benzina e diesel, valorizzando davvero il passaggio alla mobilità elettrica.

Tutti gli incentivi

Chiamaci, ti aggiorneremo su tutti gli incentivi fiscali, bonus ed opportunità offerte dal mercato per realizzare un'installazione dal costo contenuto.

Ricarica pubblica

Per le colonnine pubbliche il discorso è diverso:

  • i prezzi variano da operatore a operatore;
  • variano anche in base alla potenza:
    • AC (generalmente più economica);
    • DC fast/ultra-fast (più costosa, ma molto più rapida).

In linea generale:

  • ricaricare in AC pubblica costa meno che ricaricare in DC fast/ultra-fast;
  • ricaricare a casa, con una buona offerta, tende a essere più conveniente rispetto alla maggior parte delle ricariche pubbliche.

Noi di EtruriaLuceGas possiamo aiutarti a capire quanto ha senso spostare la ricarica il più possibile a casa, utilizzando le colonnine pubbliche soprattutto per i viaggi lunghi o quando non hai alternative.

In questo modo puoi:

  • tenere sotto controllo i costi;
  • sfruttare al massimo i vantaggi economici della mobilità elettrica.

Potenza del contatore e gestione dei carichi in casa

Un aspetto spesso sottovalutato è la potenza impegnata del contatore. Chi passa all’auto elettrica teme di “far saltare tutto” accendendo contemporaneamente forno, climatizzatore e wallbox.

Con una buona progettazione, però, è possibile gestire i carichi in modo efficiente. Le leve principali sono:

  • valutare se la potenza attuale (es. 3 kW) è sufficiente o se conviene passare a un livello superiore;
  • utilizzare wallbox con gestione dinamica dei carichi, che modulano la potenza in base ai consumi istantanei della casa;
  • scegliere fasce orarie di ricarica in cui gli altri consumi sono più bassi (ad esempio la notte).

Noi di EtruriaLuceGas possiamo analizzare i consumi storici dell’abitazione, stimare l’impatto della ricarica dell’auto e suggerirti se un aumento di potenza sia davvero necessario o se sia sufficiente una migliore gestione dei carichi.

In questo modo si evitano sia i distacchi frequenti, sia il rischio opposto di pagare per una potenza superiore che in realtà non serve.

Mobilità elettrica ed energia 100% rinnovabile: coerenza nella scelta green

Molti scelgono l’auto elettrica per ridurre il proprio impatto ambientale. La domanda successiva è naturale:
ha senso ricaricare un’auto elettrica con energia da fonti fossili?

Dal punto di vista delle emissioni allo scarico, l’auto resta comunque a zero emissioni locali. Tuttavia, per chi vuole massimizzare la coerenza della propria scelta, la combinazione ideale è:

auto elettrica + fornitura di energia 100% rinnovabile

Questo significa che l’energia utilizzata per ricaricare l’auto è coperta da Garanzie d’Origine che attestano la provenienza da fonti rinnovabili (eolico, solare, idroelettrico, ecc.).

In questo modo, la riduzione dell’impatto ambientale riguarda non solo l’uso del veicolo, ma anche la produzione dell’energia che lo alimenta.

EtruriaLuceGas, fornitore energia 100% rinnovabile, propone offerte luce con energia 100% rinnovabile per rendere la mobilità elettrica ancora più sostenibile: il cliente sa che ogni kWh utilizzato per la ricarica è associato a produzione da fonti rinnovabili certificate e può comunicare questa scelta in modo trasparente, sia a livello personale sia, nel caso delle aziende, verso clienti e stakeholder.

Cosa cambia nella vita quotidiana

Al di là degli aspetti tecnici, la domanda più importante è:
come cambia davvero la vita di tutti i giorni?

Dopo una breve fase di adattamento, molti automobilisti elettrici scoprono che la gestione dell’auto è più semplice di quanto immaginassero. I principali cambiamenti sono:

  • si impara a pianificare con un minimo di anticipo i viaggi più lunghi, verificando le colonnine disponibili lungo il percorso;
  • si prende l’abitudine di collegare l’auto quando è parcheggiata a casa, trasformando la ricarica in un gesto quotidiano, quasi automatico;
  • si acquisisce maggiore consapevolezza dei propri consumi energetici, sia per l’auto sia per la casa.

In questo percorso, avere un interlocutore unico per l’energia fa la differenza.

Un’azienda come EtruriaLuceGas non si limita a fornire kWh, ma può diventare un partner nella gestione complessiva dell’energia:

  • dalla scelta della tariffa più adatta alla ricarica notturna;
  • alla valutazione di soluzioni 100% rinnovabili;
  • fino al supporto nella lettura della bolletta e nella comprensione di quanto incide la mobilità elettrica sulla spesa complessiva.
 

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